21 Dicembre 2024

Anno 2018 - Oltre il Tempo

Anno 2018 - Oltre il Tempo

Trama risolta da: Tutte le Case assieme
Coppa delle Case vinta da: Tassorosso
E così era cominciato; l’ultimo atto di follia di Alan Verse si era messo in moto.
La Sala Grande era sparita dalla scuola, invece della porta c’era soltanto un muro: per fortuna i ragazzi sono stati svelti, e non ci sono state vittime. Introdursi in maniera così sfacciatamente volgare dentro i nostri confini, che colpo basso. Con la stessa magia antica con cui ha rimosso la Sala deve aver distorto lo spazio ed il tempo per attraversare le barriere della scuola. Se non fosse così scellerato sarebbe da complimentarcisi.
La Mira Tempestas ha bisogno di uno spazio sicuro per essere lanciata e costruita, perché è un rituale e un incantesimo antichissimo che distorce il tessuto stesso di questo mondo su stesso, modificandone regole e colori.
Chissà quanto tempo avremo prima che il portale sia pronto e a pieno regime: Alan avrà già portato la Sala Grande fuori dallo spazio e dal tempo, in un limbo di non-esistenza, da cui può lavorare indisturbato con tutti gli oggetti rubati per il mondo. Chissà cosa starà usando per connettersi con il suo passato…
Il giglio! La formella di giglio rubata a Firenze! Allora la diceria era vera, che fosse in realtà un pezzo di muro francese, e non italiano! Magari proprio del Louvre. Ne sono certo: Alan sta usando quel frammento per indirizzare la Mira Tempestas e cambiare la sua epoca; e così vuoi riscrivere la storia del tuo infelice passato?
Tornare indietro nel tempo, in una realtà dove tu sia soddisfatto? Non questa volta.
Per lanciare la Mira Tempestas serve moltissima energia, ed è per questo che dubito ci troveremo in seri guai per ancora qualche mese: lì, solo nella Sala Grande, Alan sta drenando tutto il suo Tempo e Potere su quel giglio di pietra, indirizzando l’incantesimo nel suo passato. Con gli oggetti che ha rubato, la cenere della fenice egiziana, il Bennu, l’acqua del fiume Scamandro, ormai scomparso, alla confluenza delle sorgenti, il cuore fermo dei monsoni violenti e i semi dei primi alberi di Sala, insieme secchi e in attesa di rifiorire, vuole plasmare la realtà, alterandola con ciò che preferisce: vuole ricreare un nuovo mondo, il suo mondo.
Poiché la realtà si snoda in cinque elementi fondanti, Acqua, Aria, Terra, Fuoco e Spirito, Alan ha recuperato degli ingredienti per ciascuno di quelli che, secondo le regole del rituale della Mira Tempestas, avrebbero dovuto avere in loro l’essenza del cambiamento: la cenere della fenice è il limbo in cui la creatura di Fuoco si trova, né viva, né morta del tutto; dalla cenere rinasce, e alla cenere torna. Il fiume Scamandro possedeva due sorgenti, una calda e una fredda, e perciò l’Acqua alla confluenza di queste era insieme gelida e bollente, in una perenne armonia di mescolanze; i grandi cicloni hanno in sé un cuore fermo, uno spazio da cui il moto si origina ma che resta fermo, e non vi è Vento: narra la leggenda che alcuni maghi siano riusciti ad ingabbiare quel vento che è insieme fermo e turbolento, ma ho sempre creduto fosse una favola, invece ora scopro che era in possesso di un collezionista privato; quanto agli alberi di Sala, i semi dei primi alberi sono ormai secchi, ma in loro covano ancora la vita, e si dice che rifioriranno quando verrà un nuovo essere illuminato, e il mondo sarà pronto al cambiamento.
Infine, lo Spirito… Cosa può aver preso Alan, che desideri essere mutato?
A tanto si è spinto? Vuole dare la sua anima alla Mira Tempestas? Se fallirà nel rituale, sarà morto.
Una volta capite queste cose, non c’era altra soluzione che prevenire questa catastrofe e lanciare noi stessi, dalla Scuola, una seconda Mira Tempestas. Per prima cosa, sarebbe servito un punto al quale connettersi per lanciare il rituale di modifica della realtà: posso conoscere la teoria, ma non la pratica di questi incantesimi così pericolosi; per fortuna il Professor Veneruso sa incantare oggetti e luoghi, e pochi riescono a superarlo in abilità. Una volta che noi, i Professori, abbiamo giurato di impegnarci in questo rituale azzardato, il lavoro è stato semplice: abbiamo scelto quattro di noi che si sacrificassero per il tempo necessario alla creazione del portale, e Veneruso ha connesso le chiavi che portiamo al collo con altrettante chiavi nella scuola, così da creare una batteria che, a poco a poco, drenasse la nostra forza e la desse alla Mira Tempestas: come ancora spazio-temporale, utilizzeremo la scuola intera, poiché desideriamo attaccarci alla Sala Grande. Probabilmente staremo spesso male, e sverremo anche, ma i tonici rinvigorenti del Professor Ricci dovrebbero tenerci attivi e svegli per il tempo necessario.
Quanto agli ingredienti, non possiamo certo allarmare la scuola, né andare a cercarne altri in giro per il mondo: e se non bastasse il tempo? Coinvolgeremo gli studenti, saranno loro a creare, senza saperlo, gli elementi del cambiamento. Alan, sei un metamorfomagus e puoi essere chiunque, anche uno di noi o uno studente, ma tra Veritaserum ed enigmi, non credo abbia la forza necessaria ad indagare più di tanto: sì, sembra una buona soluzione.
E così abbiamo finto di lasciare indizi sparsi, lettere, divinazioni e altre balle, per non fare cadere il sospetto di ciò che era nostra intenzione fare: ogni professore ha curato un elemento che sentiva famigliare, e con la scusa di ricevere urgentemente aiuto, lo avrebbe raccolto dalla Casa che, meglio di tutte, lo avesse ricreato. Il Cerchio Alchemico della mutazione, la pozione calda e fredda insieme, la preghiera al dio di nascita e distruzione, e la cenere dell’Ashwinder, corpo e cadavere. Quanto allo Spirito, useremo anche noi l’anima di Alan Verse, perché è lui l’obiettivo da modificare: se tutto va bene, Veneruso avrà sigillato ed estratto i ricordi e i segni di Verse che si porta dietro, con quella sua strana bacchetta che ha riportato dal Messico.
Creeremo un nuovo mondo, un mondo dove Alan sarà tornato nel suo tempo, senza poteri e senza memoria della sua vita in questa epoca futura: sei stato un degno avversario, ma è ora di chiudere i conti una volta per tutti.
Preparati.
Non so cosa sarà di noi professori, fino a che punto resisteremo e se tutto andrà per il meglio.
Ma tu, tu che leggi, che hai superato la Prova del Fuoco e creato la Cenere di Ashwinder, che è, insieme, vita e morte di una creatura; che hai superato la Prova della Terra e creato il Cerchio Alchemico della Trasformazione; che hai superato la Prova dell’Aria e creato la Preghiera al creatore e distruttore; che hai superato la Prova dell’Acqua e creato la Pozione Scamandrina, insieme bollente e gelida; tu, tu che leggi, hai ancora un ultimo compito: preleva i ricordi di Alan, quando il momento sarà propizio; strappali al professore che ne è stato vittima, e conservali in una boccetta. Poi, quando tutta Hogwarts si troverà sull’orlo della Tempestas di Verse, dovrai agire e, sì, crearne un’altra. Tu, e tutti gli studenti della tua casa, e tutta la scuola, solo voi potete ricreare una seconda Mira Tempestas.

Dovrete fare in fretta, perché Alan potrà scagliare la sua da un momento all’altro: perciò, vi prego, eseguite il rituale che abbiamo preparato per voi, e salvate tutti quanti. Come voi non dovete dubitare mai di noi, così noi professori abbiamo totale fiducia in voi, e mettiamo la nostra vita nelle vostre mani.

Mira Tempestas

Sulle scale della Villa, dove la pietra dura sta fra la fontana e la grande vetrata d’accesso, lì è il luogo della Tempestas.

Che ciascuna Casa prenda, dal luogo dove lo vedrà esposto, il risultato delle Quattro Prove; ma attenzione! Soltanto la Casa che avrà il nome sulla Prova potrà toccarla: essa, infatti, si è dimostrata la migliore nella creazione di quell’ingrediente, e ora ne ha assoluta e unica potestà.

Quando tutto sarà pronto, e vi troverete, tutta Hogwarts, presso la scalinata incantata, il rituale potrà cominciare:

Mano nella mano, tutti stringetevi sempre: a vincere sarà la forza di tutti, non la forza di uno.

Salga la Casa della Prova della Terra, a disegnare, ancora una volta, il Cerchio della Trasformazione, orientato al modo che era stato chiesto.

Salga la Casa della Prova dell’Acqua, a porre nella Coppa la Pozione Scamandrina, attenti né a bruciarvi, né a ghiacciarvi.

Salga la Casa della Prova del Fuoco, a gettare le Ceneri di Ashwinder nel liquido, ma badate a che queste non si disperdano nel vento o sulla terra.

Salga la Casa della Prova dell’Aria e, tutt’attorno alla coppa, strette le mani, innalzi la Preghiera per tre volte.

Salga, ora, chiunque abbia preso il Ricordi di Alan Verse, e li getti nel Cuore della Tempestas, dentro la Coppa.

Insieme, scrivete su tre fogli di carta che desiderate questi comandi:

Parigi, palazzo del Louvre, 1420, il giorno in cui scomparve Alan Verse

Che Alan Verse sia Senza Memoria di ciò che gli accadde

Che Alan Verse sia Senza Poteri, un Babbano.

Quando tutto sarà stato versato e gettato, state fermi, lontano dall’incanto: mano nella mano, aprite i vostri cuori e ricordate: parlate fra voi, evocate il bello dei momenti passati insieme fra le mura di Hogwarts, lasciate che i ricordi allegri vi siano da scudo e da arma, parlate e raccontate, udite e piangete.

La Forza di tutti vincerà Alan, non la forza di uno.

Infine, quando sentirete essere giunto il momento, invocate la magia antica: in coro, chiamate la Mira Tempestas, chiamatela più volte, tutti insieme, chiamatela affinché venga e porti con sé il male di questa epoca.

Se avrete fatto tutto correttamente, e non avrete mai litigato e, all’unisono, i vostri cuori avranno cantato e ricordato, il Vento del Cambiamento avrà cominciato a soffiare e la Mira Tempestas,

la Straordinaria Occasione,

avrete colto.

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