21 Dicembre 2024

Anno 2013 - Ritorno dal Passato

Anno 2013 - Ritorno dal Passato

Trama risolta da: Corvonero e Serpeverde
Coppa delle Case vinta da: Corvonero
"Cose terribili accadono ai maghi che si intromettono nel tempo".
Questo è sempre stato ben chiaro nella mente di maghi e streghe di ogni epoca.

"Protego" ruggì Harry, e il Sortilegio Scudo si allargò al centro della Sala. Voldemort si guardò attorno cercandone l´origine e finalmente Harry si tolse il Mantello dell´invisibilità".

Il Mangiamorte smise di leggere e abbassò il libro "Grandi eventi magici del ventesimo secolo" e guardò gli altri: "E´ prima di questo momento che dovremmo agire, è qui che è finito tutto. Bisogna impedire che il Signore Oscuro affronti Harry Potter in questo momento, altrimenti il suo destino è segnato... e anche il nostro”.

Un silenzio cupo li avvolse. Dopo un lungo momento in cui tutti si guardavano l´un l´altro, un tipo smilzo alzò timidamente la mano e disse: "Io forse avrei un´idea".

E continuò, quasi confabulando tra sé e sé: “Io sono di origine irlandese, e mia madre mi ha sempre raccontato di uno strumento magico posseduto dai folletti della mia terra, che non ha uguali al mondo: si chiama Kalimba, è un oggetto che, a differenza della Giratempo, permette di viaggiare sia nel passato che nel futuro. Il segreto è nel saper suonare la melodia adatta, con la quale puoi determinare non solo in che direzione del tempo andare ma anche di quanto vuoi spostarti. Con la Kalimba potremmo tornare indietro al 2 maggio 1998, ad Hogwarts, portare via il Signore Oscuro prima che debba affrontare Harry Potter, e portarlo qui nel futuro, al sicuro, pronto a ricominciare a combattere, con tutti noi al suo fianco. C’è un problema, però... i folletti non consegnerebbero mai a nessuno la loro Kalimba, ne sono gelosissimi.”.

Il Mangiamorte rimase in silenzio, un rumoreggiare sommesso dilagò nella stanza, poi, d´improvviso, i suoi occhi si illuminarono di una luce maligna. “Però... i folletti adorano il Quidditch, e sono tifosi sfegatati della squadra irlandese. Se riuscissimo a farli avvicinare da un giocatore famoso della Nazionale Irlandese, forse...”
“Grande idea”, esclamarono gli altri, “veramente grande idea”.

E fu così che un giorno, alla porta di casa del più famoso giocatore di Quidditch d´Irlanda, Ryan O´Ryan , apparvero due tipi sinistri, avvolti in pesanti mantelli scuri. Lui aprì con un sorriso che si fece incerto a guardarli. Da sotto il cappuccio una voce disse "Imperio".

Ogni dettaglio andò esattamente così come i Mangiamorte lo avevano programmato.
Ryan, senza rendersi conto di ciò che stava facendo, andò dai Folletti, che si fecero facilmente ingannare: inorgogliti in modo esagerato per aver ricevuto una visita tanto importante, consegnarono la Kalimba senza eccessive resistenze.

Fu cosi che uno strumento di vitale importanza venne rubato, e consegnato da Ryan nelle mani di coloro che lo stavano controllando. Una volta uscito dal dominio della Maledizione Ryan - che ricordava solo la parola Imperio e poi delle voci lontane, delle immagini quasi di sogno ed un senso di calma, di tranquillità assoluta - si dibatté per anni nell´incertezza se ciò che ricordava era accaduto solo nella sua mente oppure no. Rammentava però, dalle lezioni di Difesa Contro le Arti oscure, che gli effetti di una Maledizione Imperius potevano dare quel tipo di sensazioni.

Tuttavia, l´orgoglioso irlandese temeva che, andando a raccontare a qualcuno di quelle immagini confuse, avrebbe solo corso il rischio di farsi prendere in giro. Alla fine decise però che il suo amor proprio valeva meno del rischio di essere davvero caduto sotto l’influenza di una Maledizione e di avere fatto qualcosa di sbagliato.

Si recò al Ministero della Magia di Londra e chiese di parlare direttamente con il Capo del Dipartimento degli Auror, Harry Potter.

Harry riconobbe subito i segnali della Maledizione Imperius e decise di agire immediatamente. Ricordava come Silente aveva estratto dall’Elfa Winky i suoi ricordi e usò lo stesso incantesimo per scoprire ciò che era veramente accaduto quel giorno. Capì che era necessario agire con rapidità, ma anche con molta discrezione: una modifica del passato avrebbe potuto consentire a Voldemort non solo di sopravvivere ma anche di tornare a minacciare tutto il mondo magico.

Strana materia è il tempo: erano passati tanti anni ma tutto poteva ancora essere riscritto.

Harry Potter decise di affidare la delicata missione di fermare la manovra dei Mangiamorte al professor Luigi Veneruso, insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure della sede italiana di Hogwarts, che era noto per la sua padronanza degli incantesimi oscuri ed assai stimato da tutta la Comunità Magica e dallo stesso Harry, che lo conosceva bene.

Veneruso arrivò davanti al famoso Harry Potter con il suo miglior vestito da mago: la solita cravatta dei Grifondoro legata attorno alla testa, un appariscente bracciale di cuoio al polso, un gilet multicolore e l’immancabile orecchino d’oro. Come tutti i Maghi, aveva un´idea tutta sua del modo di vestire nelle occasioni "ufficiali".

Il volto di Harry si allargò in un sorriso e i due si abbracciarono. Ma subito il viso del capo degli Auror si oscurò. "Ti ho fatto chiamare per una situazione veramente grave, devo assegnarti una missione davvero pericolosa, che affiderei a poche altre persone al mondo... forse a Ron, o a Hermione... e a te".

Harry consegnò all´amico una delle poche Giratempo ancora esistenti al Ministero della Magia inglese, spiegandogli l’entità del compito che lo attendeva e cosa avrebbe dovuto fare.
"Dovrai tornare nel passato con la Giratempo, devi assolutamente sottrarre la Kalimba magica ai Mangiamorte prima che possano tornare nel 1998 e salvare Tom Riddle. Altrimenti tutti i nostri sacrifici saranno stati inutili".

Veneruso annuì serio, i due si guardarono per un´ultima volta negli occhi e poi il professore di Difesa Contro le Arti Oscure si allontanò turbato.

Camminò per un tratto senza fermarsi, con la sensazione che la Giratempo che gli stava in tasca stesse diventando più pesante ad ogni passo. Alla fine, non sopportando più di rimandare ancora il terribile compito che gli era stato affidato, prese la Giratempo e, dopo un rapido calcolo di quanti giri potevano servire, cominciò a girare la piccola manopola e scomparve... per ricomparire nel passato, nella stanza dove i Mangiamorte avevano nascosto la Kalimba. Con un sorriso soddisfatto, riuscì a prenderla senza che loro lo scoprissero.

Ma accadde a quel punto una cosa che né il grande Auror né lui erano riusciti a prevedere: la vicinanza di due oggetti magici di tale potenza, che agiscono entrambi sul tempo, aveva creato una imprevista distorsione temporale.

Nonostante la melodia che suonava sulla Kalimba fosse quella giusta, Veneruso non poteva più tornare nel futuro: era rimasto intrappolato nel 2005.

Dopo un primo momento di sgomento, decise di calmarsi e di avere fiducia nei colleghi e negli studenti di Hogwarts anche se non erano accanto a lui, erano "rimasti" nel suo futuro.

Una cosa è sicura negli enigmi temporali: non è agevole mandare messaggi dal futuro al passato, ma se dal passato scrivi una lettera a qualcuno che sta nel futuro, quella, con lo scorrere del tempo, è destinata ad arrivare sempre.

Nella mente di Luigi si delineò un piano azzardato ma fattibile: avrebbe nascosto la Giratempo e la Kalimba ma, per maggiore sicurezza, lo avrebbe fatto in due luoghi diversi.

Sfruttando il fatto che i due strumenti magici si percepivano e si influenzavano a vicenda, incantò la Giratempo affinché guidasse i passi dei suoi colleghi e degli studenti di Hogwarts verso la Kalimba. Tutti assieme, certamente avrebbero trovato il modo di spezzare l’incantesimo che causava la distorsione temporale.

Quindi decise di mandare un messaggio nel futuro per far sapere ai suoi il luogo in cui avrebbero dovuto cercare la Giratempo.
Ma come fare a non far intercettare la missiva dai Mangiamorte? Dopo una breve riflessione, Veneruso decise che il suo messaggio sarebbe stato una sorta di enigma diviso in quattro biglietti differenti indirizzati alle quattro Case del futuro. Solo la risoluzione di tutti gli enigmi assieme avrebbe portato al luogo della Giratempo. Così sarebbe stato praticamente impossibile per i Mangiamorte intercettare tutti gli indizi, e impadronirsi di uno solo dei quattro non avrebbe rivelato il posto dove si trovava il prezioso oggetto magico.

Veneruso alzò gli occhi al cielo e disse fra sé a sé: "e speriamo che per una volta le Case di Hogwarts collaborino tra loro!"
C´era però ancora una ostacolo, il più importante, che andava fatto sapere alla Hogwarts del futuro con urgenza. Luigi affidò questo terribile segreto ad una missiva destinata solo ai Caposcuola e ai Professori, gli studenti non dovevano sostenere anche quel peso: la verità è che avevano un lasso di tempo estremamente breve per sistemare le cose, gli oggetti magici dovevano essere ritrovati nel giro di pochi giorni.

L’ultimo ostacolo che Luigi rivelò ai suoi colleghi era il peggiore di tutti, quello che per il quale lui, che raramente si lasciava vincere dai pensieri negativi, in quel momento aveva lo stomaco serrato dall´angoscia: ritrovare la Kalimba non sarebbe stato sufficiente. Per fermare l’alterazione temporale era necessario suonare una precisa melodia su tale strumento magico, altrimenti lui sarebbe rimasto intrappolato nel 2005 senza più alcuna possibilità di tornare dal passato, se non... invecchiando.
Questa era la sua più grande angoscia, non bastava trovare la Kalimba, andava suonata con la melodia giusta, e solamente questa avrebbe arrestato l’alterazione temporale.

I Mangiamorte del passato intanto erano riusciti ad avvertire i loro compari del futuro sulle mosse di Veneruso e sul fatto che Giratempo e Kalimba sarebbero apparse a Pisa in quel periodo, e che l’una avrebbe portato a scoprire dove era l´altra, e soprattutto che ancora nulla era perduto per realizzare i loro piani.

La prima sera del raduno gli studenti riuscirono a risolvere i 4 enigmi e trovarono la Giratempo.
La stessa notte, però, alcuni Mangiamorte entrarono di soppiatto nel castello confidando di trovare tutti addormentati e di avere tempo e calma per rubare la Giratempo. Un gruppo di studenti della Casa di Grifondoro stavano però tornando di soppiatto da una festa nel parco della Scuola, e di colpo se li trovarono davanti. Nonostante la paura, cominciarono a inseguirli per i corridoi dando l´allarme a tutti gli altri studenti che riposavano nei propri dormitori ed ai professori (nonostante l’evidente inosservanza delle regole per essersi trovati fuori dalle camerate di notte, i professori decisero di non metterli in punizione dato che la loro trasgressione era risultata vitale per la salvezza del professor Veneruso).

Il resto è storia, una storia che narra di come gli studenti di Hogwarts si sparpagliarono per ogni dove alla ricerca della Kalimba, di come furono i Serpeverde a ritrovarla in un oscuro pub ma furono i Corvonero ad aver capito quale melodia suonarci sopra per fare tornare davanti a loro il professor Veneruso.
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