21 Dicembre 2024

Anno 2012 - Il Ritorno dell'Erede

Anno 2012 - Il Ritorno dell'Erede

Trama risolta da: Corvonero e Grifondoro
Coppa delle Case vinta da: Corvonero
La terza profezia della Cooman

La scena si apre in un oscuro pub londinese dove due Mangiamorte mascherati (che non erano certo tra i più stimati tra gli adepti dell’Oscuro Signore) cercano di affogare nell´alcool la delusione di avere appena perso bla battaglia di Hogwarts, incuranti delle decine di Auror che li stanno cercando senza tregua.

Accanto a loro una donna già totalmente sbronza, si alza e con voce alterata declama:

“Alla morte dell’Oscuro Signore
una bambina bruna di una lontana terra del sud
accoglierà il pensiero dell’erede di Serpeverde
e sarà durante un gelido raduno di giovani maghi
che il pensiero potrà essere incarcerato e diventare vivo!”


Con stupore la riconoscono, è la Cooman, professoressa di Divinazione ad Hogwarts, che evidentemente cercava dei pub nuovi perché la McGranitt, a differenza di Silente, aveva dimostrato di apprezzare molto poco le sue intemperanze alcooliche nella Scuola.


1998

E´ l´anno della morte di Voldemort, la grande strega J. K. Rowling svela ai babbani i segreti del mondo magico, e nelle librerie inglesi esce il suo libro “Harry Potter and the Chamber of Secrets”.

La piccola Laura ha nove anni, un cugino inglese le porta una copia del libro appena uscita in Inghilterra. La bambina sfoglia il libro e ne resta ammaliata... da allora divenne suo compagno inseparabile.


Il ritorno dell´erede

Passarono gli anni, nella calda terra d’Italia si cominciarono a tenere dei raduni che raccoglievano giovani maghi e streghe di quella terra, che volevano festeggiare il fatto che il Ministero della Magia italiano aveva finalmente allentato i vincoli dati dallo Statuto Internazionale di Segretezza e loro potevano cominciare a mostrarsi liberamente.

I nostri Mangiamorte non avevano però perso tempo, avevano continuato a seguire l’ineffabile insegnante di Divinazione, grande cartomante, millantata veggente Sibilla Cooman, l’avevano agguantata all’uscita da un pub e, con un Imperio, avevano cercato di estorcerle ulteriori informazioni.

Il risultato era stato un guazzabuglio di frasi semi incomprensibili tra le quali spiccavano le parole Italia, raduni, inverno.

La prima celebrazione dei maghi e delle streghe della calda terra italiana avvenne d’estate, e quindi i due la ignorarono. La seconda, però, si svolse in un freddo gennaio: i due si precipitarono a Volla, provincia di Napoli, alla ricerca della bambina bruna della profezia.

Ma come riconoscerla? Il luogo pullulava di ragazze brune.

Bisogna concedere a questi due poco apprezzabili delinquentelli di conoscere, comunque, almeno alcuni rudimenti della magia. Con un calderone reperito nell´Ufficio della professoressa Anacleria, insegnante di Pozioni, in quattro e quattr´otto prepararono una speciale pozione
soporifera che versarono nei calici dei Prefetti delle quattro Case.

Questi, la notte, sognarono un cupo cimitero e due persone, una corporea e l´altra che sembrava un’ombra, che parlavano tra loro. I Prefetti però non riuscirono a afferrare le parole che dicevano.

La mattina dopo trascrissero questo loro sogno nei diari delle Case e, incredibile, i quattro sogni erano identici.

I due Mangiamorte si entusiasmarono, evidentemente per una volta avevano azzeccato la magia giusta, e decisero di aumentare la dose di pozione da dare ai Prefetti per accelerare la loro capacità di visione.

Nel secondo sogno, i Prefetti riuscirono ad udire le parole che le due figure del cimitero dicevano tra loro, cioè che Serpeverde si sarebbe risvegliato se una ragazza che ne portava un frammento in sé fosse stata prima imprigionata con un Incarceramus.

Il terzo sogno, ottenuto con una dose da cavalli di Pozione, rivelava la provenienza della ragazza, ovvero una terra pianeggiante del nord Italia.

Con questo ultimo indizio, finalmente, i nostri due Mangiamorte riuscirono a individuare l’erede: la ragazza bruna della profezia era una studentessa della Casa di Corvonero di nome Laura.

Dato che era impossibile, per loro, penetrare nel raduno con le bacchette sguainate, fu necessario un ultimo passo per raggiungere i loro scopi: con un Imperio presero il controllo della mente di un funzionario del Ministero della Magia e lo mandarono ad incontrare i maghi e le streghe riuniti a Volla.

Il funzionario vide la studentessa corvonero e le urlò “Incarceramus” nello stupore generale. Dalla punta della sua bacchetta uscirono funi sottili che le si strinsero attorno imprigionandola.

Fu un attimo, gli studenti si riscossero dalla sorpresa e reagirono, avevano abbastanza padronanza della magia da conoscere il contro-incantesimo, un corale "Diffindo" si levò da tutta la sala, le funi si tagliarono, la ragazza fu istantaneamente liberata e il funzionario fu messo in condizione di non nuocere.

I nostri due fantastici malviventi, umiliati, andarono via con le pive nel sacco.

Ancora oggi non sappiamo se Laura fosse davvero l´erede di Serpeverde o se tutto fosse nato da una veggente ubriaca, da due Mangiamorte un po´ creduloni e da pozioni che, in dosi massicce, erano diventate un potente allucinogeno.
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